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Descrizione
…il giorno in cui in Italia tornassimo sotto un
regime di esclusione, non solo dei diversi perché
di etnia o di cultura altra, ma dei diversi perché
di opinioni, abitudini, costumi sessuali o familiari
che non corrispondono a quelli dominanti, qualche
ragazzo vittima di esclusione ci chiederà: ma voi
dov’eravate, cosa facevate, quando tutto questo
stava nascendo?
"Non sei della tribù. Hai sbagliato
foresta": due icastici versi di Giorgio
Caproni, l’epigrafe ideale per i nostri
anni ossessionati dall’identità. Identità
culturale, nazionale, regionale,
gastronomica, padana, veneta, catalana…
ormai sembriamo preoccupati solo di
stabilire chi appartiene alla tribù e chi
no, chi deve stare nella nostra foresta
e chi andarsene, chi è "noi" e chi è
"loro", angosciati dalla nostra identità
da affermare, da difendere in quanto
paurosamente minacciata dal proprio
declino. Le nuove parole d’ordine sono
delimitare, escludere e soprattutto
"rimettere a posto" i diversi, per vincere
la ripugnanza suscitata dal "disordine"
che essi sembrano introdurre.
Questo libro passa in rassegna
i misfatti del furore identitario nella
nostra conversazione culturale,
dall’atteggiamento verso i migranti e i rom
all’ossessione per la purezza, persino alla
moda dei tatuaggi. Una guida alla nostra
foresta, un filo per uscirne.
Dettagli
Categorie
Dimensioni del file
3,4 MB
Lingua
ita
Anno
2020
Isbn
9788815361691